Diffusione delle vetrate

In Inghilterra l’unica serie di vetrate policrome del XII secolo è quella di Canterbury (1190 ca) in cui lo stile è di transizione tra il romantico e il gotico.
Generalmente per le vetrate del XII secolo gli influssi più ricorrenti sono da ricercarsi nell’arte bizantina (stilizzazione marcata, predominio delle linee, miniature coeve).
Un elemento particolare tra le vetrate del XII secolo è infine rappresentato dalla “grisailles” cistercensi che ornano le finestre delle abbazie.
Seguendo i precetti di San Bernardo, queste vetrate non recano figurazione, ma semplici intrecci decorativi, che tramandano forme ornamentali assai antiche.

La Cattedrale di Bourges, rispetto a quella di Chartres, presenta una iconografia più organica, senza ripetizioni, ed è possibile, perciò, che ciò derivi dall’intento di coordinamento di S. Guglielmo di Corbeil arcivescovo della città tra il 1199 e il 1209, all’epoca dell’edificazione della Chiesa.
L’evoluzione dell’architettura gotica muta le forme delle finestre che si fanno amplissime, con l’inserimento di elementi verticali in muratura. Mutano anche gli impianti compositivi, come si può vedere nel ciclo di vetrate della St. Chapelle di Parigi eretta tra il 1243 ed il 1248 per ospitare le reliquie della Croce: prevale una formula di sovrapposizione dei pannelli ed anche le finestre alte, che in epoca appena precedente erano generalmente dedicate ad un solo personaggio, incorniciato da una inquadratura architettonica, mostrando più personaggi sovrapposti. Le vetrate inglesi del XII secolo sono in stretto rapporto con gli esemplari francesi.

In Italia le più antiche vetrate sono quelle del coro della Chiesa superiore di San Francesco d’Assisi, opera – probabilmente – di Maestri tedeschi. Verso la fine del Duecento si collocano le vetrate del transetto sinistro, attribuite ad un Maestro alsaziano, e da questo dipendono le vetrate del transetto destro, dovute a maestri italiani maggiormente arcaicizzanti.
Tra le scarsissime testimonianze vitree di questo periodo, vi sono due tondi con la Morte della Vergine nel Tesoro del Duomo di Aosta ed un pannello della Madonna col Bambino nel santuario della Madonna della Grotta presso Siena, che si richiama ai moduli stilistici di Guido da Siena.